Passione

Aforismi

Italo Svevo

A questo mondo vi è poca gente che si rassegna a perdite piccole, sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
A una data età nessuno di noi è quello a cui madre natura lo destinava; ci si ritrova con un carattere curvo come la pianta che avrebbe voluto seguire la direzione che segnalava la radice, ma che deviò per farsi strada attraverso pietre che le chiudevano il passaggio.
Chi non ha le ali necessarie quando nasce non gli crescono mai più. Chi non sa per natura piombare a tempo debito sulla preda non lo imparerà giammai e inutilmente starà a guardare come fanno gli altri, non lo saprà imitare.
Chissà se l'amo? È un dubbio che m'accompagnò per tutta la vita e oggidì posso pensare che l'amore accompagnato da tanto dubbio sia il vero amore.
Del senno di poi si può sempre ridere e anche di quello di prima, perché non serve.
Fuori della penna non c'è salvezza.
Gran parte di quello che noi diciamo coraggio è l'esperienza e l'abitudine del pericolo.
I morti non sono mai stati peccatori.
I sogni si fanno di notte e si completano di giorno.
Il mentitore dovrebbe tener presente che, per essere creduto, non bisogna dire che le menzogne necessarie.
Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il destino.
Il rimorso non è altro che il risultato di un dato modo di guardarsi in uno specchio.
Il tempo, per me, non è quella cosa impensabile che non s’arresta mai. Da me, solo da me, ritorna.
L'amore sano è quello che abbraccia una donna sola e intera, compreso il suo carattere e la sua intelligenza.
L'immaginazione è una vera avventura. Guardati dall'annotarla troppo presto perché la rendi quadrata e poco adattabile al tuo quadro. Deve restare fluida come la vita stessa che è e diviene.
L'immagine della morte è bastevole ad occupare tutto un intelletto.
L'uomo dovrebbe poter vivere due vite: una per sé e l'altra per gli altri.
L'uomo è un animale molto più semplice del cane perché sente di più e più facilmente. Quando incontra un altro uomo gli tocca la mano e sembrerebbe quasi di non curarsi di quanto sta dietro di questa mano.
La bontà era la luce che a sprazzi e ad istanti illuminava l'oscuro animo umano.
La descrizione della vita, una grande parte della quale, quella di cui tutti sanno e non parlano, è eliminata, si fa tanto più intensa della vita stessa.
La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore.
La malattia è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione.
La morte è l'ammirevole liquidazione della vita.
La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai, il futuro, rende la vita più semplice, ma anche tanto priva di senso.
La salute non analizza se stessa e neppure si guarda nello specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
La vita non è né brutta né bella, ma è originale!
La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale.
Le cortesie, anche se comperate a caro prezzo, piacciono.
Le donne belle sembrano sempre dapprima intelligenti. Un bel colore o una bella linea sono infatti l'espressione dell'intelligenza più assoluta.
Le donne sono sempre povere di parole precise.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
Le lacrime sostituiscono talvolta un grido.
Non c'è che un solo grande rimorso, quello di non aver saputo fare il proprio interesse.
Non esiste un'unanimità più perfetta di quella del silenzio.
Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso.
Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso quand'è l'ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L'ultima acquista il suo sapore dal sentimento della vittoria su sé stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di salute.
Per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie.
Quaggiù quando noi non ci vogliamo male ci amiamo tutti, ma però i nostri vivi desideri accompagnano solo gli affari cui partecipiamo.
Quando guardo una montagna aspetto sempre che si converta in vulcano.
Quando si grida è indifferente quale parola si vesta del grido, lo sfogo si trova nell'emissione di voce.
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
Si capisce come la nostra vita avrebbe tutt'altro aspetto se fosse detta nel nostro dialetto.
Si piange quando si grida all'ingiustizia.
Soltanto per le persone colte lo scrivere può tenere luogo del parlare.
Specialmente quando è passato, il dolore ha delle attrattive seducenti, e alle deboli ambizioni è soddisfazione di potersene vestire.
Spiegare a qualcuno come è fatto, è un modo di autorizzarlo ad agire come desidera.
Tanti a questo mondo apprendono soltanto ascoltando se stessi o almeno non sanno apprendere ascoltando gli altri.
Uccidere e sia pure a tradimento, è cosa più virile che danneggiare un amico riferendo una sua confidenza.
Un eccesso di anni è più pericoloso che un eccesso di vino, di cibo e anche di amore.
Un'immoralità predicata è più punibile di un'azione immorale. Si arriva all'assassinio per amore o per odio; alla propaganda dell'assassinio solo per malvagità.
Una volta in Inghilterra la condanna ai lavori forzati veniva applicata appendendo il condannato al disopra di una ruota azionata a forza d'acqua, obbligando così la vittima a muovere in un certo ritmo le gambe che altrimenti gli sarebbero state sfracellate. Quando si lavora si ha sempre il senso di una costrizione di quel genere.
Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.
È la gente triste che fa tristi i luoghi.
È libertà completa quella di poter fare ciò che si vuole a patto di fare anche qualche cosa che piaccia meno.
È noto che noi uomini non cerchiamo nella moglie le qualità che adoriamo e disprezziamo nell'amante.
È più difficile apparire indifferente quando non lo si è, che appassionato essendo indifferente.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta raramente non si può fare a meno.
È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.
È una delle grandi difficoltà della vita d'indovinare ciò che una donna vuole.